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Cacciucco di terra o Buglione maremmano



Il nostro piatto forte pasquale è stato il Cacciucco di terra o Buglione maremmano. In altre parti della Toscana c'è qualcosa di simile, la scottiglia. Io ho rielaborato, molto liberamente, la ricetta annotata su un quadernetto da Furio, un mio prozio vissuto tra la fine dell'800 e i primi 3/4 del '900.



Fare a pezzetti circa 1,5 kg di carni miste: agnello, tacchino, pollo e maiale (io ho usato agnello, pollo e coniglio). Metterli in tegame (meglio ancora una pignatta di terracotta) con vino bianco (io con vino rosso). Prima che sia asciugato, unire un battuto di prezzemolo, aglio, carote, cipolle, basilico, sedano (io ho messo anche salvia e rosmarino), peperoncino (io ho messo pepe), con olio e sale. Far rosolare. Aggiungere la conserva di pomodoro (io ho messo 500 g di pomodori pelati) e acqua calda con dado (io ho messo brodo di pollo e manzo). Far cuocere 2 ore e mezzo (a me sono bastate 2 ore). Il liquido deve essere pari a quello di una zuppa. Abbrustolire fette di pane toscano e versarvi sopra le carni con il loro sugo.

Dice un proverbio: "il Carnevale al sole, la Pasqua al fuoco". E fuoco sia. In effetti faceva freddino il 31 marzo: ed ecco un po' di buglione che avevo lasciato per la cena, messo a scaldare nel camino.





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